Sezione: Preistorica
Sala: 2
Cronologia: Neolitico Antico
Descrizione:
Tradizionalmente considerati simbolo del Neolitico sono gli oggetti prodotti mediante la levigatura di ciottoli, anche se asce in pietra levigata si trovano anche in contesti dell'Età del Rame e del Bronzo. La prima apparizione di questi strumenti avvenne comunque nel Neolitico. Al Vho, nei vari siti del Neolitico Antico, sono stati rinvenuti frammenti di anelloni e di accette in pietra. Per gli anelloni sono state proposte diverse interpretazioni funzionali, dall'uso come bracciali a quello di pendagli e perfino come arma da getto. Alcuni hanno anche supposto che potessero costituire una sorta di "moneta" negli scambi. Le ipotesi sono quindi svariate e finora nessuna appare totalmente convincente: sembra però certo che ad essi si attribuisse un importante significato, visto che frammenti di anelloni sono stati riutilizzati, forandone le due estremità, per venire usati verosimilmente come pendagli. La tecnica di fabbricazione doveva essere laboriosa, partendo da un disco di pietra, pressoché cilindrico, che veniva dapprima levigato e in seguito forato al centro con vari passaggi di lavorazione e un'accurata rifinitura della superficie interna del foro. La levigatura avveniva probabilmente con pietre abrasive come l'arenaria e lo strofinio veniva agevolato con l'impiego di acqua e sabbia. Con la stessa tecnica venivano prodotte le asce e le accette in pietra che, immanicate opportunamente, erano usate per abbattere gli alberi e per sbozzare il legno per le varie necessità costruttive. Analizzando le componenti fisico-chimiche delle rocce impiegate è possibile risalire alla zona di provenienza e quindi cogliere, come per la selce e per l'ossidiana, i possibili itinerari di scambio tra diverse popolazioni.
Materia: Pietra
Provenienza: Vho di Piadena
Note: