Il Museo di Piadena è il museo archeologico di riferimento per la parte orientale della provincia di Cremona. Presso questa istituzione infatti sono confluiti i materiali archeologici rinvenuti in un territorio - quello del Piadenese, Con l’individuazione della Cultura del Vho di Piadena, infatti, si è aggiunto un tassello al quadro del popolamento antico della Pianura Padana e importanti informazioni sulle modalità di vita delle prime comunità agricole arrivate a stanziarsi nel centro della pianura padana. Particolare interesse rivestono anche le indagini su due abitati palafitticoli dell’età del Bronzo: quello dei Lagazzi (inserito nel 2011 nel sito seriale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO) e quello, di alcuni secoli posteriore, del Castellaro del Vho. L’età del Ferro è rappresentata dai ritrovamenti celtici di alcune sepolture in Campo Costiere e della Necropoli della Latteria Sociale di Piadena. Si presenta molto ricca anche la sezione dedicata a Bedriacum, piccola cittadina di epoca romana oggi situata nel territorio della vicina Calvatone e in origine strategicamente situata lungo la via Postumia: in museo sono visibili i pregiati reperti provenienti dalla Domus del Labirinto. Alla sede storica del Museo, ospitata nel convento dei Gerolamini, che accoglie anche la sede comunale, si è recentemente aggiunta una nuova ala realizzata in un edificio di recente ristrutturazione, di proprietà della Fondazione Myriam e Pierluigi Vacchelli. I due edifici sono uniti in un unico percorso espositivo, che è in corso di progressivo riallestimento. Il museo, aperto al pubblico nel 1960, nacque al fine di conservare la straordinaria ricchezza archeologica del territorio piadenese e casalasco, già noto nell’800 per una serie di importanti rinvenimenti. Da allora le collezioni si sono arricchite grazie alle numerose campagne di scavo dirette sul territorio da soprintendenza, università e musei. Integrati nell’esposizione vi sono anche i materiali della Collezione Locatelli, di proprietà civica.
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